lunedì 3 settembre 2012

Il kusudama

Il kusudama ha origine nell'antica cultura giapponese. Il termine letteralmente deriva dall'unione di due termini, kusuri (medicina) e tama (sfera). Era dunque una sfera composta di fiori profumati che, posta sull'uscio di casa veniva utilizzato come un oggetto benaugurale. Poteva essere fatto anche con potpourri e incensi. Adesso si realizzano principalmente sostituendo ai fiori veri fiori di carta realizzati con la tecnica dell'origami, poi uniti cucendoli insieme o incollandoli. Cucendoli? Beh sembra interessante, direte anche voi, ma per ora non ho molta abilità nel cucito, anche se si può sempre rimediare! Ho realizzato pochissimi kusudama finora, tra cui il kusudama di fiori e il broccato giapponese. I primi sono dei modelli classici realizzati piegando, per ciascuno, 60 pezzi quadrati di carta poi uniti in 12 fiori e, successivamente, incollati fino a formare il kusudama finito. Quattro ore di realizzazione più o meno in termini di tempo, ma ne vale la pena! Il broccato giapponese è invece un modello creato dall'origamista Minako Ishibashi ed è composto da sei pezzi uniti tra loro. Con questo progetto si possono creare anche degli orecchini piegando fogli di carta molto più piccoli così come ho fatto io!

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