martedì 28 agosto 2012

La storia della nascita degli origami


Parliamo di origami in generale!
Certo, alcuni di voi sanno già tanto in merito, e magari potrebbero anche insegnarmi qualcosa di nuovo che mi sfugge (si ha sempre da imparare lo ammetto)!!!
Dunque, veniamo a noi.....Ecco quello che posso dirvi...
Con il termine origami si intende l'arte di piegare la carta. Questo, relativamente recente, deriva dal giapponese, ori piegare e kami carta. Esistono tradizioni della piegatura della carta anche in Cina, tra gli Arabi e in Occidente. La tecnica moderna dell'origami usa pochi tipi di piegature combinate in una infinita varietà di modi per creare modelli anche estremamente complicati. In genere, questi modelli cominciano da un foglio quadrato, i cui lati possono essere di colore differente. Non si dovrebbe fare uso di forbici effettuando tagli alla carta, anche se l'origami tradizionale era molto meno rigido e faceva frequente uso di tagli, oltre a partire da basi non necessariamente quadrate. Alla base dei principi che regolano l'origami, vi sono senz'altro quelli shintoisti del ciclo vitale e dell'accettazione della morte come parte di un tutto: la forma della carta, nella sua complessità e fragilità, è simbolo del tempio shintoista che viene ricostruito sempre uguale ogni vent'anni, e la sua bellezza non risiede nel foglio di carta. Alla morte del supporto, la forma viene ricreata e così rinasce, in un eterno ciclo vitale che il rispetto delle tradizioni mantiene vivo. L'origine degli origami giapponesi è quindi strettamente legata alla religione shintoista e la valenza sacrale della carta è anche testimoniata dal fatto che in giapponese le parole "carta" e "dei" si pronunciano entrambe kami: le prime forme di origami, dette go-hei, erano costituite da semplici strisce di carta piegate in forme geometriche e, unite ad un filo o ad una bacchetta di legno, venivano utilizzate per delimitare gli spazi sacri. A causa dell'estrema semplicità di queste prime forme di piegatura della carta, alcuni fanno risalire l'origine dell'origami all'epoca Muromachi (1392-1573), riconducendola alle cerimonie del dono augurale del noshi-awabi ai samurai: questo particolare mollusco, simbolo dell'immortalità, veniva offerto all'interno di un astuccio di carta, che con il passare del tempo venne piegato in modo sempre più complesso.


Gli Origami compiranno la loro completa affermazione durante il periodo Heian, periodo d’oro per la corte imperiale. E’ in questi anni che si diffonde la “festa delle bambole, secondo la tradizione, bisognava creare una bambola di carta che andava sistemata in una barchetta di carta e lasciata trasportare dal fiume fino al mare. Successivamente questa usanza muterà in una più complicata che consisteva nel ricreare, con vari origami, la stessa corte imperiale.Il periodo che segue è il periodo Edu. Sono gli anni in cui si afferma, nel mondo degli origami, la figura della gru, simbolo di immortalità, grazie anche alla pubblicazione del libro “Piegatura delle mille gru” di Sembazuru Orikata (1797). La tradizione vuole che chiunque pieghi mille gru vedrà i desideri del cuore avverarsi.


Riuscirò ad esaudire i miei desideri piegandone mille? O forse le ho già piegate senza accorgermene...





4 commenti:

  1. Sapevo dell'origine degli origami ma nn sapevo che fosse una tecnica così antica! C'è sempre da imparare :-D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Senza dubbio Eva! Felicissima che ti sia stato utile per conoscere qualcosa in più a riguardo! :)

      Elimina
  2. questo post è davvero bello devo farti i miei migliori complimenti!!!ho imparato molte cose c

    RispondiElimina